Aerazione, areazione e ancora aerazione

Il virus COVID-19 può essere trasmesso anche tramite aerosol. Negli esperimenti gli scienziati sono stati in grado di rilevare il virus Sars-CoV-2 di persone infette in minuscole particelle nell'aria. André Prévot, ricercatore del laboratorio di chimica atmosferica del Paul Scherrer Institut, spiega cosa significa questo per la nostra salute e come una buona aerazione possa proteggerci.

Cosa sono esattamente gli aerosol e perché possono trasmettere malattie?

Un aerosol è una particella liquida o solida che fluttua nell'aria. Può essere anche un virus. «Quando si parla, si diffondono migliaia di virus in goccioline di diverse dimensioni; quando si tossisce, si possono diffondere milioni di virus. Queste goccioline liquide sono costituite soprattutto da acqua e misurano tipicamente da uno a più di cento micrometri», spiega André Prévôt del laboratorio di chimica dell'atmosfera del PSI. «L'acqua evapora in modo relativamente rapido, in secondi o minuti, e la gocciolina si restringe. Rimane una miscela del virus e di altri componenti semiliquidi (per esempio la massa di saliva), che si volatilizzano meno velocemente.» Queste particelle restano nell'aria e si diffondono nell’ambiente, analogamente alle polveri sottili.

È molto probabile che tali aerosol possano causare infezioni. Gli scienziati ritengono che l'agente patogeno possa entrare nei polmoni attraverso l'aria che respiriamo e non solo attraverso le infezioni da goccioline. Le goccioline sono gocce piuttosto grandi, da dieci a cento micrometri, che non sono respirabili. «Gocce così grandi cadono a terra abbastanza rapidamente», spiega Prévôt. «L'infezione si verifica quindi solo attraverso l’emissione diretta e l'assorbimento delle gocce». Per la protezione è sufficiente mantenere una distanza di sicurezza da 1,5 a 2 metri.

Tuttavia, se la particella è più piccola di cinque micrometri, si muove con l'aria. In ambienti interni passa poi molto tempo prima che tali particelle si posino sul pavimento. «Possono volerci ore o addirittura giorni”», spiega Prévôt. Non è stato ancora completamente chiarito se si può essere infettati da questi aerosol. «Ciò dipende dalla concentrazione dei virus nell'aria», continua lo scienziato. «Perciò si devono evitare assembramenti in un un locale, aerarlo molto bene e, se possibile, perfino filtrare l'aria», raccomanda Prévôt come misure precauzionali più importanti.

Non ventilatori, bensì sistemi di aerazione

Importante quanto lavarsi le mani e mantenere la distanza è l’aerazione. Anche questa è una misura molto semplice ed efficace per proteggersi da possibili infezioni. Un effetto positivo si può già vedere se si aprono le finestre regolarmente facendo circolare bene l’aria o, per esempio, in ufficio se si lascia aperta la porta del corridoio in modo che il volume d'aria aumenti. Un ventilatore che mescola l'aria nel locale non è invece una buona idea. «Questo aumenta piuttosto il rischio di infezione», sottolinea Prévôt. Molto più raccomandati sono i sistemi di aerazione.

Lo conferma Peter Waldburger, responsabile del reparto tecnico di Stiebel Eltron. «L’aerazione controllata dell'appartamento è ideale per garantire il ricambio d'aria richiesto da SIA, evitando così concentrazioni eccessive di aerosol», spiega. SIA prescrive un volume di aria fresca di 20-25 m3/h a persona. «Questa quantità di aria fresca è sufficiente per garantire un adeguato ricambio d'aria e mantenere bassa la concentrazione di aerosol», continua Waldburger. Non è consigliabile aumentare il volume d'aria, perché la corrente d'aria e l'essiccazione dell'aria ambiente influiscono negativamente sul comfort. Inoltre l'efficienza dell’impianto di aerazione diminuirebbe: minore recupero di calore con maggiore consumo di energia elettrica. In grandi ambienti, dove sono presenti molte persone, è importante aerare e ventilare secondo il fabbisogno. «Il fabbisogno può essere controllato, per esempio, misurando il contenuto di CO2 nell'aria», chiarisce Waldburger.

Vale quindi la pena di preoccuparsi di più dell’aerazione. «La qualità dell’aerazione influisce anche su altre malattie virali, riducendo al minimo i normali virus dell'influenza o del raffreddore», dice Prévôt.

André Prévôt del laboratorio di chimica atmosferica del PSI

Impianti di aerazione - buoni per il clima, buoni per la salute

A casa, al ristorante o in ufficio: gli impianti di aerazione forniscono aria fresca di elevata qualità in ogni momento e in modo completamente automatico. Eliminano rapidamente l'aria viziata dai locali sostituendola con aria fresca. A differenza dei condizionatori d'aria, che si limitano a raffreddare e distribuire l'aria (ricircolo), gli impianti di aerazione garantiscono la circolazione di aria fresca e quindi un clima ambiente sano.

Anche chi soffre di allergie ne trae vantaggio. Rispetto alla tradizionale aerazione mediante apertura delle finestre, la concentrazione di pollini può essere ridotta fino al 95 per cento con un impianto di aerazione dotato di filtro di classe adeguatamente elevata. Gli impianti di aerazione possono essere impiegati sia in nuovi edifici che in ammodernamenti.

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